Aprire Partita IVA: un’opportunità per i giovani

Aprire Partita IVA: I Giovani

Aprire Partita IVA è oggi un’opportunità molto interessante per i giovani. L’assetto economico che caratterizza il nostro sistema dal 2008 ha infatti modificato radicalmente i meccanismi di accesso al mondo professionale, portando sempre più persone a scegliere di intraprendere un’attività autonoma.

Le strade per aprire Partita IVA oggi sono diverse. Un giovane può scegliere se intraprendere la professione come libero professionista o come ditta individuale. Nel primo dei due casi la principale opzione a cui fare riferimento è il regime agevolato forfettario, che ha sostituito il vecchio regime fiscale di vantaggio, mantenendone però alcune caratteristiche, come per esempio il limite di fatturato annuo pari a 30.000€.

Quali sono invece le novità? La più importante è senza dubbio l’introduzione di un’imposta sostitutiva del 15%, che viene pagata sul fatturato e che, come è chiaro dal nome, sostituisce l’IRPEF e le addizionali regionali.

Il legislatore ha pensato a specifiche agevolazioni per chi si affaccia al mondo della libera professione e opta per il regime forfettario. Nello specifico si parla, per i primi 5 anni di attività, dell’applicazione di un’imposta sostitutiva ridotta e pari al 5%.

Dal sesto anno di attività in poi l’imposizione fiscale in questione risulta pari al 15%. Un calcolo a parte dovrà essere fatto per i contributi. Questi oneri non sono compresi nell’imposta sostitutiva e variano a seconda della tipologia di professione, che può rendere necessaria l’iscrizione alla Gestione Separata INPS o a una specifica cassa professionale, che cambia a seconda dell’Ordine.

Aprire Partita IVA come ditta individuale: ecco cosa sapere

La seconda opportunità per i giovani che vogliono aprire Partita IVA è la ditta individuale, caso da prendere in considerazione per gli artigiani e i commercianti.

In questa situazione gli adempimenti previsti a norma di legge sono la presentazione del modello AA9 di inizio attività all’Agenzia delle Entrate e l’iscrizione alla Camera di Commercio. Per le ditte individuali cambia anche l’imposizione fiscale.

I titolari sono infatti obbligati a pagare l’IVA e sono assoggettati agli studi di settore. L’IRPEF viene applicato per scaglioni e non esiste limite né ai ricavi, né alle esportazioni.

Da ricordare è il fatto che i giovani che vogliono aprire una ditta individuale hanno modo di accedere a diverse forme di finanziamento finalizzate a coprire le spese per l’avvio dell’attività. Tra queste è possibile ricordare i prestiti d’onore di Invitalia (Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa).

 

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