Aprire Partita IVA con le agevolazioni

Aprire la Partita IVA con le agevolazioni è un vantaggio molto importante, che in questi anni ha permesso a tantissimi giovani professionisti e imprenditori di affacciarsi al mondo del lavoro, avviando un’attività in proprio e scongiurando i rischi della crisi.

Con l’anno 2016 è cambiato radicalmente l’accesso alla Partita IVA agevolata, che può essere oggi concretizzato con l’adesione al regime forfetario (chi l’ha aperta con il regime dei minimi, che prevede l’applicazione dell’Irpef al 5%, può attendere la naturale scadenza del regime).

Ma come funziona di preciso la nuova Partita IVA agevolata? Vediamo nel dettaglio alcune delle caratteristiche del regime forfetario.

Requisiti per l’accesso al regime forfetario

Se si punta ad aprire la Partita IVA con le agevolazioni, ossia ad aderire al regime forfetario, è necessario soddisfare alcuni requisiti, che vedono in primo piano la necessità di conseguire ricavi e compensi compresi nei limiti stabiliti dai codici Ateco e dalla classificazione delle attività professionali imprenditoriali.

Fondamentale è anche non aver sostenuto spese per i collaboratori superiori ai 5.000€ annui e non aver superato i 20.000€ lordi per quanto riguarda l’acquisto di beni strumentali e il loro ammortamento.

Per capire come funziona il regime agevolato della Partita IVA è bene ricordare anche gli elementi che escludono la possibilità di accesso. Quali sono ?

  • Adesioni a regimi speciali per la determinazione del reddito
  • Residenza in un Paese estero (fanno eccezione a questa regola i casi dei liberi professionisti che producono il 75% del loro reddito in Italia e che garantiscono di mantenere un ottimo livello di comunicazione con l’Agenzia delle Entrate)
  • Attività professionale abituale nel campo della cessione di fabbricati, di terreni edificabili, di mezzi di trasporto nuovi.

Trattamento fiscale del regime forfetario

L’apertura della Partita IVA con regime forfetario prevede un trattamento fiscale che si basa sull’applicazione di un’imposta sostitutiva, che viene stabilita eseguendo il prodotto tra il fatturato e il coefficiente di redditività, un valore che cambia a seconda della tipologia dell’attività e che si basa sul codice Ateco.

L’aliquota, per i primi cinque anni di attività, è pari al 5%. Dal sesto anno di attività in poi è necessario considerare un’imposta unica del 15%, oltre agli oneri contributivi da versare all’INPS. L’imposta sostitutiva, che sostituisce IRPEF e IRAP, rappresenta l’unica imposizione fiscale per i titolari di Partita IVA agevolata, che non sono tenuti a versare l’IVA.

La durata massima del regime è pari a 5 anni. Risulta superiore nei casi in cui il titolare di Partita IVA, alla suddetta scadenza, non abbia ancora compiuto 35 anni.

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